Lo sviluppo scientifico della disciplina infermieristica

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Stadio della Teoria.
Non è possibile definire l’assistenza infermieristica in senso disciplinare assoluto, dovremmo pertanto studiare l’impalcatura teorica che sorregge e protegge la sua essenza filosofica. Durante la fase della teoria si discute su argomenti messi in crisi dal precedente paradigma tecnicistico: se l’assistenza infermieristica è semplicemente un capitolo della medicina o se è parte delle scienze biologiche, naturali o fisiche. L’assistenza infermieristica non può essere ridotta a una singola scienza che si interroga su un solo aspetto dell’uomo, così come la biologia non è riconducibile alla fisica. La disciplina infermieristica ha una propria dignità disciplinare: ha proprie conoscenze, propri metodi e propri strumenti.
È importante ricordare come il XVIII secolo è stato influenzato da Newton, Bacone e Cartesio mentre il XIX secolo è dominato da Kant e dal suo approccio ipotetico deduttivo e metafisico, che incoraggerà la natura speculativa della scienza. Lo sviluppo delle teorie è influenzato da paradigmi di altre discipline del retroterra culturale statunitense influenzate a loro volta da correnti filosofiche quali: esistenzialismo, filosofia analitica e pragmatismo. I concetti e proposizioni derivati da paradigmi disciplinari come la psicoanalisi, l’adattamento, lo sviluppo, l’interazione e umanitarismo sono stati usati per guidare la valutazione intellettuale dell’agire infermieristico.
Inizialmente le teorie emergenti non sono state usate per guidare la pratica e la ricerca, ma per guidare l’insegnamento, conseguentemente molte energie sono andate disperse. Tutto ciò ha un’importanza rilevante poiché le teorie avranno spesso assenza di metodi e strumenti; per una disciplina prescrittiva come quella infermieristica questo è inaccettabile.
Nella fase della teoria ci si continua a domandare quale processo rappresenta l’assistenza infermieristica e quali sono le sue unità di analisi?
Visto che nessuna teoria si interessa di tutti gli aspetti dell’assistenza infermieristica, le infermiere la evitano, le ignorano e si rifiutano di usarle. Si va formando un mito, rappresentato in Italia dalla parola Nursing.
Ad ogni modo, quando le infermiere cominciano ad abbandonare una teoria universale dell’assistenza vengono sviluppati tre temi interessanti:
L’accettazione della complessità dell’assistenza infermieristica e l’inevitabilità della presenza di molte teorie;
La necessità di controllare e verificare le principali affermazioni delle diverse teorie prima, eventualmente, di eliminarle;
L’idea che i concetti e le teorie, attraverso un effetto cumulativo, divengono la base per lo sviluppo di una prospettiva specifica disciplinare;

Stadio della filosofia.
La filosofia viene considerata un tentativo di comprendere le premesse filosofiche che stanno dietro le teorie e le ricerche infermieristiche e un tentativo di sviluppare i quesiti filosofici come approccio legittimo allo sviluppo delle conoscenze infermieristiche stesse. La fase della filosofia segna anche la maturità accademica della disciplina infermieristica nel momento in cui essa entra nel dibattito scientifico e accademico universitario.

Le tre caratteristiche di tale periodo sono:
Dibattito di sistematizzazione epistemologica (meccanismi di costruzione e crescita della conoscenza infermieristica); analisi efficaci sono state quelle relative allo studio ontologico dei concetti quali uomo, salute/malattia e assistenza infermieristica;
L’analisi ontologica;
Un aumento nello sviluppo e nell’analisi dei concetti.

Premesse epistemologiche.
L’epistemologia è una disciplina relativamente recente e trova la sua radice etimologica nel greco episteme, intesa dai filosofi come conoscenza vera, che si contrapponeva alla doxa intesa come opinione e credenza; tale dibattito è teso a differenziare la scienza dalla pseudo-scienza stabilendo i requisiti necessari affinché un enunciato sia soddisfacente da poter essere considerato scientifico.
Questo dibattito è volto anche a differenziare le scienze formali (logica e matematica) dalle scienze empiriche o reali afferenti alle scienze della natura (fisica, chimica e biologia) o alle scienze umane (psicologia, sociologia, antropologia ecc..). un ulteriore sviluppo dei problemi epistemologici riguarda invece il processo di sviluppo della conoscenza scientifica.
Lo scienziato infermiere è colui che, in possesso di specifiche competenze disciplinari, deve applicare le regole epistemologiche al proprio insieme conoscitivo. Le regole, in sostanza, vengono dettate unicamente dall’epistemologia.

Disciplina infermieristica.
Una disciplina è una scienza in quanto oggetto di apprendimento o di insegnamento.
Per Bruner: “la struttura di una disciplina è data dai suoi concetti chiave e dai suoi principi organizzatori che, come tali, permettono di inquadrare i vari dati dell’esperienza e le varie conoscenze in un quadro organico”.
J. Schwab individua due strutture del campo conoscitivo disciplinare: la struttura sostanziale (insieme di concetti, strutture e teorie che costituiscono il bagaglio conoscitivo disciplinare) e la struttura sintattica (procedure e metodi di indagine adottati).
Seguendo l’impostazione epistemologica dell’empirismo logico la disciplina infermieristica si configura come tale in quanto:
Possiede un campo materiale di studio che è l’uomo;
Possiede una compattezza del corpo di conoscenze;
Possiede un metodo per raggiungere il suo scopo ovvero il Processo di assistenza Infermieristica;
Possiede uno scopo specifico ovvero permettere all’uomo il raggiungimento dell’indipendenza soddisfacendo i suoi bisogni di assistenza infermieristica;
Possiede un campo di applicabilità (strutture socio sanitarie e ogni ambiente di vita)
Possiede una ragione storica di esistere.

Attorno ai concetti di uomo, salute/malattia, ambiente e assistenza infermieristica si è svolto negli ultimi 20 anni e tutt’oggi un acceso dibattito professionale non all’altezza del rigore scientifico richiesto a una disciplina; l’esempio più chiaro è lo sforzo volto alla creazione di un linguaggio tecnico comune alla professione attraverso il rispetto di regole linguistiche nella loro dimensione semantica, sintattica e logica.

Oggetto
Il suo particolare oggetto di studio è l’uomo e il suo bisogno di assistenza infermieristica.
L’uomo per l’infermieristica è un essere agente, unico e irripetibile, in grado di interagire con il suo ambiente e di partecipare alla gestione della propria salute.
L’uomo è portatore di una serie di bisogni che soddisfa da sé e con il suo entourage (famiglia, amici ecc..). in particolari momenti della vita l’uomo non riesce a soddisfare i propri bisogni che divengono, per una sorta di convenzione disciplinare, bisogni di assistenza infermieristica.

Pubblicato da korraton

Laureato Magistrale in scienze infermieristiche e ostetriche presso l'università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.

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