Sistema Rafaela


Metodologie basate sulla complessità assistenziale

Nato presso l’Ospedale di Vaasa (Finlandia), nel corso della fine degli anni Novanta, tale sistema è adottato da tutto il sistema sanitario finlandese ed è gestito da una Società per Azioni (Qualisan S.p.A.) di proprietà statale (Rauhala et al., 2007).

Il Sistema Rafaela si compone essenzialmente di due fasi:
– classificazione dei pazienti secondo la complessità assistenziale (in base al sistema Oulu Patient Classification System – OPC – precedentemente descritto);
– valutazione dell’intensità assistenziale di una Unità Operativa in rapporto ai bisogni assistenziali del paiente (Professional Assessment of Optimal Nursing Care Intensity Level: PAONCIL).
Il metodo OPC, come precedentemente descritto, calcola la complessità assistenziale per infermiere tramite una formula.
Il metodo PAONCIL si basa invece sul concetto, espresso dal personale infermieristico, di creare una situazione tale da permettere di fornire un’adeguata assistenza ai pazienti. Tale metodologia PAONCIL rappresenta la valutazione complessiva dell’infermiere sulla corrispondenza tra le risorse e la necessità di assistenza per quanto riguarda i suoi pazienti durante tutto il turno. L’idea sulla quale si fonda questo metodo è che, per mezzo di una valutazione professionale dell’intensità assistenziale infermieristica di un’Unità Operativa, è possibile stabilire un livello soglia ottimale sulla base del quale l’organico esistente può essere giudicato come minimo, ottimale o massimo.
La complessità ottimale corrisponde a una situazione in cui ogni infermiere riesce a gestire il suo carico di lavoro senza che il livello di qualità assistenziale ne possa risentire. Il periodo di raccolta dati è di 4-8 settimane e il punteggio può andare da -3 a +3. Se la valutazione ha segno negativo l’infermiere è stato in grado di soddisfare i bisogni dei pazienti (livello di qualità alto), mentre se presenta segno positivo non si è riusciti a svolgere tutti i compiti e la qualità del lavoro non corrisponde con l’idea di buona assistenza (la qualità è scarsa). Inoltre, sono previste 12 domande aggiuntive per dare feedback sullo stress creato da fattori non dipendenti dai pazienti.
Per assegnare il punteggio esiste un manuale oggetto di addestramento per gli operatori.