Attribuzione e accettazione responsabilità

L’attribuzione e l’accettazione da parte di ciascun individuo della responsabilità personale nel prendere decisioni.

Nel modello del primary nursing l’infermiere è totalmente responsabile della cura della persona e non di parti frammentate della stessa come avviene nell’assistenza per compiti (es. prelievi, terapia, mobilizzazione, igiene ecc..).
L’autonomia del ruolo e l’assunzione di responsabilità viene esplicitata nel rispetto del:
a) codice deontologico;
b) profilo professionale;
c) percorso formativo (base e post-base).

La reale presa in carico della persona e del suo entourage familiare non può prescindere dalle conoscenze e dai comportamenti professionali originati dall’osservazione della persona e quindi dalla pianificazione scritta degli interventi assistenziali.
L’infermiere, nella presa in carico della persona, tende in modo continuo alla comprensione dei bisogni espressi e non espressi della persona e nella continua ricerca di evidenze a sostegno del proprio agire.
Tutti gli infermieri diventano primary nursing, a prescindere dalla tipologia di pazienti, con cicli di turni prestabiliti in considerazione delle competenze e abilità possedute.
Dichiarare la propria responsabilità e autonomia richiede capacità comunicativa, padronanza del ruolo e della professione, caratteristiche non sempre pienamente possedute.
Per esplicitare l’autonomia e la responsabilità nella presa in carico attraverso il metodo della pianificazione assistenziale è necessario:

  • fornire al paziente e ai suoi familiari informazioni circa il ruolo di infermiere referente, presentandosi all’inizio del turno e congedandosi prima del termine; questo aumenta nel paziente la consapevolezza di essere preso in carico dal professionista e dà all’infermiere la responsabilità di gestire la continuità delle cure;
  • fornire assistenza diretta e indiretta in prima persona;
  • rilevare e registrare, in collaborazione con il paziente e il contesto familiare, tutte le informazioni necessarie alla pianificazione assistenziale (accertamento all’ingresso);
  • rendere disponibili tutte le informazioni clinico/assistenziali ritenute necessarie, condivise con gli infermieri associati e l’equipe multidisciplinare, agli altri operatori attraverso la compilazione della documentazione assistenziale e della lavagna magnetica/planner del primary nursing;
  • condividere con il paziente e i suoi familiari la pianificazione assistenziale anche attraverso colloqui educativi e informativi giornalieri programmati;
  • attivare, quando necessario, le consulenze di altri colleghi infermieri (enterostomisti, esperti wound care, PICC ed infermieri territoriali);
  • pianificare la dimissione del paziente, attivando i percorsi territoriali previsti (es. PUA) a garanzia della continuità delle cure.

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