Dolore Cronico

[00133] DOLORE CRONICO

DEFINIZIONE
Esperienza sensitiva ed emotiva spiacevole che deriva da un danno tissutale reale o potenziale, o viene descritta nei termini di tale danno (International Association for the Study of Pain); insorgenza improvvisa o lenta di qualunque intensità da lieve a grave, costante o ricorrente, senza un termine previsto o prevedibile e con una durata superiore a 6 mesi.

CARATTERISTICHE DEFINENTI:
Affaticamento
Alterata capacità di portare avanti le attività precedenti
Anoressia
Atrofia dei gruppi muscolari interessati
Attenzione concentrata su di sè
Comportamento protettivo
Depressione
Dolore riferito secondo un codice
Dolore riferito verbalmente
Irrequietezza
Irritabilità
Maschera facciale (aspetto sofferente, volto contratto ecc…)
Osservata evidenza di comportamento di protezione
Paura di nuova lesione
Riduzione delle interazioni con le persone
Risposte mediate dal sistema simpatico (per esempio, febbre, senso di freddo, cambiamento di posizione del corpo, ipersensibilità).

FATTORI CORRELATI:
Disabilità cronica di natura fisica.
Disabilità cronica di natura psicosociale.

RISULTATI - NOC

2102 LIVELLO DI DOLORE: Gravità del dolore riferito o osservato

INDICATORI DI VALUTAZIONE
210201 dolore riferito
210204 durata degli episodi di dolore
210217 lamento e pianto
210206 espressioni facciali di dolore
210208 irrequietezza
210222 agitazione
210215 perdita di appetito

ATTIVITA' - NIC

400 GESTIONE DEL DOLORE: eliminazione del dolore o sua riduzione a un livello accettabile per la persona assistita.

…declinazione di alcune attività.

1) Effettuare un accertamento completo del dolore (Inizio, durata, frequenza, tipo, intensità, fattori scatenanti e altre caratteristiche).
2) Rilevare segni non verbali di dolore (specie per le persone che non comunicano in modo efficace).
3) Determinare l’impatto dell’esperienza di dolore sula qualità della vita (per esempio, sonno, appetito, umore, relazioni, lavoro, capacità cognitiva, attività quotidiane….).
4) Garantire la somministrazione di analgesici.
5) Insegnare i principi della gestione del dolore (Es.: dare tempestiva comunicazione prima che il dolore aumenti di intensità).
6) Avvisare il medico se le misure adottate non ottengono risultati.
7) Adottare tecniche non farmacologiche (tecniche di distrazione, assumere posizioni antalgiche ecc…).
8) Determinare la frequenza di valutazione del benessere della persona e attuare un adeguato piano di monitoraggio.
9) Aiutare la persona e i suoi familiari a cercare e ottenere sostegno.